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"Amori defunti" di Lafcadio Hearn

Amici delle gatte, cosa ne dite di qualcosa di diverso?

Oggi vi proponiamo un libro dal genere horror, uscito il 16 luglio dal titolo "Amori defunti", di Lafcadio Hearn edito dalla Adiaphora Edizioni.



SCHEDA LIBRO:



Titolo: Amori defunti

Autore: Lafcadio Hearn

Genere: Horror

Formato: Brossura, cm 13,7x21

ISBN: 978 88 99593 13 1

Uscita: 16/07/2018

Pagine: 220

Prezzo: € 14,00

Edito da Adiaphora Edizioni www.adiaphora.it








«Lafcadio Hearn, eccentrico, nomade ed esotico, si discosta ancora di più dal reame del reale e, con la somma maestria di un poeta sensibile, intesse fantasie impossibili per un autore pragmatico.»



Il fascino inevitabile e crudele dei morti L’Autore Colmi di malinconia e mistero, pervasi dalla duplice idea di Amore e Morte, infestati da fantasmi, antiche divinità e bellissime donne defunte, i brevi racconti fantastici che Lafcadio Hearn scrisse nel decennio in cui soggiornò a New Orleans sono un inno alla letteratura gotica e danno vita a quell’immagine pittoresca della città che ancora oggi pervade la cultura popolare.


A lungo dimenticati, questi racconti sovrannaturali vennero riscoperti molti anni più tardi da amici e ammiratori dell’autore e pubblicati nell’antologia postuma Fantastics and other fancies.


Per la prima volta in Italia, in edizione da collezione con testo originale a fronte, una selezione dei migliori racconti creoli di Hearn, scrittore il cui stile esercitò un potente influsso su autori del calibro di H.P. Lovecraft e registi come Masaki Kobayashi.




NOTE SULL'AUTORE:


Lafcadio Hearn (1850-1904) fu scrittore prolifico, critico letterario, giornalista e incisore dilettante.


Nato in Grecia e cresciuto in Irlanda, emigrò negli Stati Uniti da ragazzo e divenne giornalista di cronaca a Cincinnati, nell’Ohio.


Dopo aver sposato una giovane di colore, atto a quel tempo illegale, venne licenziato e poco tempo dopo si trasferì a New Orleans, dove collaborò con i quotidiani locali come reporter, critico, traduttore e autore di racconti brevi.


Un decennio più tardi si trasferì in Giappone, dove acquisì il nome Koizumi Yakumo e lavorò come professore, giornalista e scrittore, contribuendo a far conoscere la cultura e il folklore del Paese del Sol Levante nel mondo intero.

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